giovedì 4 agosto 2016

Giorgio Barberi Squarotti, "Le finte Allegorie" (ed. Eva)

È appena uscito dalla tipografia il nuovo libro del grande Giorgio Bàrberi Squarotti “Le finte allegorie” (Ed. Eva, Collana “L’Albatro”, Venafro 2016, pp. 120, € 15,00. ISBN 978-88-97930-83-9).
Già il titolo di questo libro  – scrive tra l’altro Giuseppe Napolitano in prefazione – sembra voglia mettere sull’avviso il lettore, magari quello meno smaliziato, il quale comprenda quanto ci sarà di gioco nel viaggio che sta per intraprendere: ci sono allegorie, ma sono finte, quindi è tutto reale? È così che deve intendersi, chissà. Ma dalle prime pagine si afferra il bandolo della matassa e sarà poi abbastanza facile scioglierla. Oddio, senza aspettarsi più di quello che c’è e si vede subito: la gioia di una tavola imbandita e ricca di ogni leccornia (e absit iniuria verbis, in questo caso è proprio il caso di sottolinearlo). Appena “le due cameriere, castana l’una, l’altra bionda, entrambe amabili e giustamente giovani, si siano spogliate nude” nell’oste-ria di Clusone, comincia la giostra e non la smette più di girare, fino alla fine del libro – un ritornello, un refrain, un rondò... insomma una ludica frenesia che trascina verso un finale subito atteso poiché giustamente immaginato (per parafrasare stavolta il gioco linguistico dell’autore). Ma prima di arrivarci converrà visitare stazioni di posta e sontuose abitazioni, siti archeologici e squallide dimore di mercanti... Senza dimenticare (altra subliminale dichiarazione d’intenti) che «questo istante è vero solo mentre tu lo scrivi»...

Giorgio Bàrberi Squarotti è nato a Torino il 14 settembre 1929. Si è laureato in letteratura italiana con Giovanni Getto nell’Università di Torino, dove ha poi insegnato come ordinario di italianistica dal 1967 al 2002 e di cui è ora professore emerito. Ha diretto e organizzato la redazione del Grande Dizionario della Lingua italiana della casa editrice Utet, rivedendolo personalmente lemma per lemma. Ha pubblicato un gran numero di volumi di saggi critici dedicati ad autori della nostra letteratura da Dante ai contemporanei e quasi altrettante raccolte di versi.

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